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ANNOTAZIONI E
SPIGOLATURE CUBANE
a cura di
Gioia Minuti
PRESENTI NELLA SFILATA DEL 1º MAGGIO, MIGLIAIA DI AMICI DI
ALTRI PAESI
Circa 1000 amici di Cuba provenienti da un
centinaio di paesi hanno assistito alla
sfilata del 1º Maggio dalla base del
monumento a José Martí in Piazza della
Rivoluzione de l’Avana...[segue
SPECIALE 1° MAGGIO 2019]
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discorsi di Fidel
discorsi di
Miguel Díaz-Canel Bermúdez
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il romanzo cult
degli anni '90 |
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Una storia d'amore
nella Cuba dei primi anni '90, quando molti
italiani scoprirono le gioie ed i sogni che Cuba
riservava loro... |
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LE PIU' BELLE FOTO DI CUBA
le foto di Rod |
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juaicaterra
COLOMBIA
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UNO SGUARDO AL REATO D’AGGRESSIONE
SESSUALE
NEL NUOVO CODICE PENALE CUBANO
di Ileana
Julia Gómez e Alina Santana
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Il momento storico che vive Cuba, unito all’esperienza
del lavoro degli organi di giustizia, dimostra la necessità
di modificare l’ordine giuridico. Per questo le leggi penali
recentemente approvate dal Parlamento cubano, tra le quali
s’incontra il Codice Penale, riflettono le trasformazioni
avvenute nella società cubana negli ultimi tempi,
descrivendo gli elementi che definiscono i reati come le
condotte vincolate all’aggressione sessuale, data la loro
importanza, il significato e l’incidenza. L’Organizzazione
Mondiale della Salute definisce come violenza sessuale «ogni
azione sessuale, il tentativo di consumare un’azione
sessuale, i commenti o le insinuazioni sessuali non
desiderati o le azioni per commerciare o utilizzare in
qualsiasi altro modo la sessualità d’una persona con
l’obbligo di un’altra persona, indipendentemente dalla
relazione di questa con la vittima, in qualsiasi ambito,
includendo la casa e il luogo di lavoro. Nel nostro paese,
il derogato Codice Penale puniva per il reato di violazione
l’uomo che aveva accesso carnale con una donna per via
vaginale o anale, contro o senza la sua volontà, soprattutto
quando l’autore usava la forza e l’intimidazione,
sufficienti per piegare la volontà della vittima, legandola,
minacciandola o approfittando del fatto che la donna non
aveva capacità di ragionamento o di senso, per qualsiasi
causa, fosse drogata, con alcuna invalidità fisica o
mentale, incosciente etc. Questo reato s’integrava quando
senza la presenza delle circostanze descritte, un uomo
manteneva relazioni sessuali con una minore di 12 anni. Le
sanzioni nel primo caso erano da quattro a dieci anni e
nell’ultimo caso di 20 anni di reclusione. La precisione
sull’acceso carnale limitava la portata della legge e la
protezione delle vittime delle aggressioni sessuali che,
considerando il loro significato, sarebbero unicamente le
donne e avrebbero gli uomini come autori, riducendole così a
relazioni eterosessuali e impedendo di sanzionare le azioni
che possono avvenire tra individui dello stesso sesso, o
usando altre vie e mezzi per eseguire un’azione sessuale non
desiderata. Il reato di pederastia nel derogato Codice
Penale cubano, sanzionava l’accesso carnale tra uomini con
l’utilizzo della violenza, dell’intimidazione o
approfittando che questi fosse privato della ragione o del
senso o incapace per resistere. Ugualmente condannava chi
senza la presenza di queste circostanze lo faceva contro un
minore di 14 anni. Nei primi casi la sanzione prevista
riceveva da sette a 15 anni di reclusione e quando la
vittima non raggiungeva i 14 anni, o la morte. Questa
formula imponeva una riflessione sul tema. In una società
come la nostra, nella quale l’uguaglianza dei diritti tra
l’uomo e la donna è palpabile, non solo perché è
riconosciuta nella Costituzione della Repubblica nel suo
articolo 42, ma perché era definita così in molteplici
programmi realizzati dalla direzione dello Stato e del
Governo alla ricerca dell’uguaglianza di genere, ed era
urgente temperare il Codice Penale e raccogliere in un’unica
figura di reato le condotte descritte, essendo la vittima
una donna o un uomo. L’aggressione sessuale alla quale può
essere sottoposta la vittima rappresenta per i due sessi un
grave attentato al normale svolgimento delle sue relazioni
sessuali, della sua libertà di scegliere o della sua
indennità, che non solo può essere danneggiata nell’accesso
carnale, ma anche in altre forme e vie, con la necessità di
riarmonizzarla, come la protezione di tutte le vittime
minori di 18 anni, indipendentemente dal loro sesso ed
equiparare le condanne per imporle a chi esegue queste
condotte. L’aumento dei delitti di questa indole a
livello internazionale e in Cuba, e le conseguenze negative
che provocano alle vittime, hanno portato a una presa di
coscienza, divenuta del mezzo circostante, che l’aggressione
sessuale non è solo quella che presuppone la penetrazione
del sesso virile dell’uomo, ma che può adottare diverse
forme e vie e queste si dovevano descrivere nel testo penale
per poi, se necessario, poter condannare gli autori. Di
fronte alla necessità di coprire la totalità di offese
gravi, eliminare criteri discriminatori per il trattamento
differente di uomini e donne nel Codice Penale, così come
quello che riguarda l’età delle vittime, il nuovo corpo
legale crea il delitto di «aggressione sessuale», ubicato
tra le condotte che attentano contro la libertà e
l’indennità sessuale, le famiglie e lo sviluppo integrale
delle persone minorenni, descrivendo i comportamenti di
maggior trascendenza psichica e fisica nelle relazioni
sessuali, in maniera che ha concentrato in un’unica figura
gli elementi che formavano i reati di violazione e
pederastia con violenza e alcuni presunti di abusi lascivi.
Nel 2022 è stata promulgata la Legge Nº 151, attuale Codice
Penale, che nell’articolo 395 raccoglie attraverso i suoi
diversi appartati le condotte che integrano il reato
d’aggressione sessuale inteso come accesso carnale per via
orale, anale e vaginale, usando la forza, la violenza o
l’intimidazione, quando si utilizzano dita, oggetti, cose o
animali, e protegge inoltre le vittime anche se non è stata
usata contro di loro la forza, l’intimidazione o la
violenza, sempre che siano danneggiate da problemi mentali,
prive di ragione o di senso o impossibilitate per resistere
per qualsiasi causa, stabilendo per gli autori di queste
condotte sanzioni che vanno da sette a 15 anni di
reclusione. Si imporranno sanzioni da otto a 20 anni di
reclusione, oltre ai precedenti, se il reato viene eseguito
da due o più persone, se il responsabile per facilitare
l’esecuzione del reato veste l’uniforme dei corpi armati
dello Stato o di coloro che usano abitualmente coloro che
fanno queste professioni o attività o fingono d’essere
funzionari pubblici o con falsi ordini o comandi delle
autorità. Sanzioni uguali alle precedenti sono previste per
questo reato per i responsabili d’averlo commesso, come
conseguenza della violenza di genere familiare, di
discriminazione, se la vittima ha più d12 anni e meno di 18,
se si provocano lesioni o danni lievi, se per la forma, il
modo, i mezzi e gli strumenti utilizzati si pone in pericolo
la vita dell’aggredito, se lo si ferisce gravemente e se
l’autore è una persona vincolata affettivamente o è parente
della vittima, distinto dagli ascendenti, discendenti,
fratelli e affini nello stesso grado. Nel caso di questi
ultimi la sanzione va da 15 a 30 anni di reclusione o
all’ergastolo, pena che va adeguata se si dimostra che la
persona che esegue il fatto aveva precedenti penali per un
reato simile, se la forza, la violenza o l’intimidazione che
ha esercitato è degradante o vessatoria, se le sequele o le
lesioni provocate sono gravi e se il responsabile è
portatore d’una malattia di trasmissione sessuale. Vale la
pena segnalare che si potrà imporre anche l’ergastolo a chi
ha un accesso carnale con una persona minore di 12 anni,
anche senza la mancanza degli elementi prima espressi. Nel
suo articolo 396,1, il Codice Penale descrive il reato
d’abuso sessuale. Nell’ Articulo 397,1, definisce il reato
di maltrattamento e oltraggio sessuale quello realizzato da
chi, direttamente o attraverso qualsiasi mezzo di
comunicazione, molesti un’altra persona con richieste
sessuali per sè o per un terzo. Qui si segnala
l’aggravamento delle pene, quando l’autore approfitta della
situazione di vulnerabilità della vittima, del suo potere,
autorità o ascendenza che ha su questa, della sua
superiorità nel lavoro, docente o d’altro tipo analogo,
sempre che provochi la produzione di un danno o pregiudizio
relazionato con le legittime aspettative che possa avere
nell’ambito di questa relazione di superiorità, respingendo
la proposta sessuale e se il fatto è conseguenza della
violenza di genere o familiare, o per qualsiasi motivo
discriminatorio. • |
CUBA PROTESTA PER LA CONDOTTA
D’INGERENZA DEGLI USA
La ferma
denuncia della condotta d’ingerenza e dei messaggi calunniosi del Governo
statunitense e della sua Ambasciata in Cuba, di fronte a temi interni della
realtà nazionale, è stata riferita all’Incaricato degli Affari di questa
delegazione, Benjamin Ziff. Convocato al Ministero delle Relazioni Estere
dal viceministro Carlos Fernández de Cossío, gli è stata consegnata una nota
informale di protesta. Un comunicato pubblicato dalla cancelleria dell’Isola
precisa che inoltre gli sono stati ricordati gli standard minimi di decenza
e onestà che ci si aspettano da una missione diplomatica in qualsiasi paese
e che l’ambasciata degli Stati Uniti in Cuba si mostra invece incapace
d’osservare. È stato sottolineato che l’ufficio diplomatico degli USA e il
suo personale sono obbligati a rispettare le norme della Convenzione di
Vienna sulle Relazioni Diplomatiche. La pubblicazione del Minrex spiega che
nell’incontro è stata richiamata l’attenzione alla responsabilità diretta
del Governo degli Stati Uniti di fronte alla difficile situazione economica
che Cuba sta attraversando e, specificatamente, di fronte alle carenze e le
difficoltà che affronta la popolazione in maniera quotidiana con la
depressione e l’insufficienza di rifornimenti e servizi essenziali, sotto il
peso e l’impatto del blocco economico disegnato per distruggere la capacità
economica del paese. È stato condannato anche l’impegno evidente del Governo
statunitense di limitare e ostacolare ogni sforzo dello Stato cubano per
incontrare soluzioni e dare risposte alle necessità economiche e sociali del
paese. Ancora una volta Cuba ha denunciato un piano di destabilizzazione e
la sua esecuzione, il rafforzamento di una guerra economica spietata, per
provocare e far esplodere la naturale irritazione della popolazione e la
maniera in cui ogni anno si finanzia tutto questo con decine di milioni di
dollari del bilancio federale degli USA. La poderosa infrastruttura
tecnologica di questo paese per far esplodere le reti digitali con propositi
aggressivi, la complicità d’importanti media di comunicazione della grande
stampa statunitense e internazionale e l’appoggio mercenario di persone
radicate, fondamentalmente nel sud dello stato della Florida, sono stati
tutti denunciati dalla Cancelleria cubana. «Se il Governo degli Stati Uniti
avesse una minima preoccupazione per il benessere della popolazione cubana
toglierebbe Cuba dalla lista arbitraria degli Stati che, presumono,
patrocinano il terrorismo. Farebbe terminare la persecuzione sui
rifornimenti di combustibili che il paese deve importare, smetterebbe di
perseguitare ogni transazione finanziaria di Cuba nel mondo, metterebbe fine
alla brutale persecuzione contro i programmi di cooperazione medica di Cuba
nel mondo, smetterebbe d’intimidire imprenditori, visitatori, artisti e
tutte le persone che esprimono interesse e sostengono il diritto
d’interagire con il popolo cubano, si legge ancora nel comunicato.
IL GIOCO D'AZZARDO A CUBA
L’iconografia di una Cuba prima della rivoluzione si basa su di una specie
di Eden del piacere dominato dalla mafia e tacitamente approvato dal
presidente Fulgencio Batista. Nei più sfarzosi hotel dell’Avana non era raro
incontrare elementi come Lucky Luciano o Meyer Lansky che trasformarono la
capitale cubana in un porto franco dell’illegalità dove tutto era
consentito. Dal gioco d’azzardo alla prostituzione, ogni cosa era condita
dalla corruzione di un potere politico alquanto disponibile quanto capace di
approfittare di facili compensi. L’immagine di una Cuba felice tra ballerine
e mambo suonati da abili orchestre, si scontrava con il quotidiano di
milioni di poveri cubani che dovevano arrabattarsi solo per avere di che
sopravvivere. Si può dire a posteriori che la dissolutezza a Cuba era
originata dalla criminalità e dal potere politico, ovviamente tutelato da
forze militari appositamente addestrate, che avevano trovato un denominatore
comune. Ovvio che anche al di fuori dai patrii confini, la nomea che a Cuba
ci si poteva divertire senza alcun limite, provocava una forte domanda
turistica e non solo provenienti dai vicini Stati Uniti. Al giorno d’oggi,
trascorsi diversi decenni dal trionfo dei barbudos che rovesciarono il
regime del dittatore Batista e l’impostazione di un socialismo tropicale,
L’Avana e altre storiche città, hanno riacquistato quella dignità che nega
qualsiasi virtuale contatto con quella che era la Cuba ante rivoluzione
anche se, dal tessuto urbano – profondamente restaurato – alle vecchie
automobili americane che ancora miracolosamente si muovono per l’isola, sono
testimoni di un tempo oramai passato. Per chi volesse assaporare l’epoca
d’oro del gioco d’azzardo, al giorno d’oggi esistono altri sistemi che
possono essere sfruttati da qualsiasi device connesso ad Internet attraverso
il quale entrare in diretto contatto con la fortuna. È sufficiente andare
sul sito
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per tentare
la sorte con tanti divertenti e coinvolgenti giochi d’azzardo come se foste
davanti ad un tavolo verde attenti a sviluppare il vostro gioco.
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ATTUALITA'
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IL MINREX HA CONVOCATO L’INCARICATO
DEGLI AFFARI USA
PER PROTESTARE PER LA CONDOTTA
D’INGERENZA
DEL SUO GOVERNO
Il 18 marzo
2024, l’Incaricato degli Affari degli Stati Uniti, Benjamin Ziff, è stato
convocato al Ministero delle Relazioni Estere dal viceministro Carlos Fernández
de Cossío, che gli ha riferito formalmente la più ferma condanna della condotta
d’ingerenza e dei messaggi calunniosi del governo statunitense e della sua
ambasciata in Cuba, di fronte ai temi interni della realtà cubana. Con la
consegna di una nota formale di protesta sono stati ricordati al diplomatico
statunitense i minimi standard di decenza e onestà che ci si aspettano da una
missione diplomatica in qualsiasi paese, e che l’Ambasciata degli Stati Uniti in
Cuba si mostra incapace d’osservare. Inoltre gli è stato segnalato che questo
ufficio diplomático e il suo personale sono obbligati a comportarsi rispettando
le norme della Convenzione di Vienna sulle Relazioni Diplomatiche. Durante
l’incontro è stata richiamata l’attenzione sulla responsabilità diretta del
Governo degli Stati Uniti di fronte alla difficile situazione economica che
attraversa Cuba in questi momenti e in particolare di fronte alle carenze e alle
difficoltà che affronta la popolazione in maniera quotidiana con la depressione
e l’insufficienza dei rifornimenti e dei servizi essenziali, sotto il peso e
l’impatto del blocco economico disegnato per distruggere la capacità economica
del paese. È stato condannato l’impegno evidente del governo degli Stati Uniti
nel limitare e ostacolare ogni sforzo dello Stato cubano per trovare soluzioni e
dare risposte alle necessità economiche e sociali del paese. Il piano di
destabilizzazione e la sua esecuzione sono evidenti, alla vista di tutti,
compresi nel rafforzamento di una guerra economica spietata per provocare e
sfruttare la naturale irritazione del popolo, e ogni anno si finanziano con
decine di milioni di dollari del bilancio federale degli Stati Uniti . Contano
con una poderosa infrastruttura tecnologica per sfruttare le reti digitali dal
territorio statunitense e con propositi aggressivi utilizzano la complicità
d’importanti media di comunicazione della grande stampa statunitense e
internazionale, e il supporto mercenario di persone radicate soprattutto nel sud
dello Stato della Florida negli USA, il cui unico modo di vivere è l’industria
dell’aggressione a Cuba. Se il Governo degli Stati Uniti avesse una minima e
onesta preoccupazione per il benessere della popolazione cubana, toglierebbe
Cuba dalla lista arbitraria degli Stati che, suppongono, patrocinano il
terrorismo. Terminerebbe la persecuzione dei rifornimenti di combustibili che il
paese deve importare e smetterebbe di perseguitare ogni transazione finanziaria
di Cuba nel mondo, metterebbe fine alla volgare persecuzione contro i programmi
di cooperazione medica di Cuba nel mondo, smetterebbe d’intimidire imprenditori,
visitatori, artisti e ogni persona che prova interesse e ritiene un diritto
interagire con il popolo cubano.
CONTINUEREMO A LAVORARE IN PACE PER
USCIRE
DA QUESTA SITUAZIONE
«Nel mezzo
di un blocco che pretende d’asfissiarci, continueremo a lavorare in pace per
uscire da questa situazione». Il Primo Segretario del Comitato Centrale del
Partito e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, lo ha
affermato nella rete sociale X , denunciando le articolazioni propagandistiche e
istigatrici dei nemici della Rivoluzione per provocare instabilità e caos,
partendo dalle tensioni generate dalle limitazioni del servizio elettrico nel
paese per il deficit di combustibili e da altre carenze quotidiane, derivate
fondamentalmente dall’ implacabile politica d’asfissia economica del Governo
degli Stati Uniti contro Cuba. «Nelle ultime ore abbiamo visto come vari
terroristi radicati negli USA, che abbiamo denunciato in reiterate occasioni,
favoriscono azioni contro l’ordine interno del paese», accusa il mandatario
riferendosi alla crescente campagna contro rivoluzionaria che, per mezzo della
moltiplicazione artificiale di messaggi di odio e contenuto sovversivo diffusi
nelle reti sociali e in siti anti cubani, distorcono e manipolano il reclamo che
gruppi di cittadini hanno espresso per logico discordanza con il servizio
elettrico e la distribuzione di alimenti. «La disposizione delle autorità del
Partito, dello Stato e del Governo è ascoltare i reclami del nostro popolo,
dialogare, spiegare le numerose gestioni che si realizzano per migliorare la
situazione, in un ambiente di tranquillità», ha detto Díaz-Canel. Varie persone
hanno espresso la loro discordanza con la situazione del servizio elettrico e la
distribuzione di alimenti. I nemici della Rivoluzione tentano di approfittare di
questo contesto. Una chiara evidenza di tutto questo è stata il dialogo franco e
aperto sostenuto dalla Prima Segretaria del Comitato Provinciale del Pratito a
Santiago di Cuba, Beatriz Johnson Urrutia, con un gruppo di persone che
reclamavano per lo sbilanciamento orario nel servizio di energia elettrica e i
danni per i prodotti come il latte per i bambini. Johnson Urrutia, nelle sue
dichiarazioni in X ha spiegato che «la popolazione di Santiago di Cuba è stata
rispettosa ed ha ascoltato attentamente le informazioni offerte dalla direzione
del municipio sulla distribuzione della canasta familiare, ed ha aggiunto che si
è conversato anche sul servizio dell’energia elettrica nazionale, per i problemi
delle centrali termoelettriche e la disponibilità di combustibili. «La premessa
sarà sempre l’attenzione e la spiegazione data al popolo, in un ambiente di pace
e tranquillità, di fronte ai persistenti tentativi dei contro rivoluzionari e
dei terroristi all’estero di destabilizzare il paese», ha sottolineato in X il
membro del Burò Politico e segretario dell’ Organizzazione del Comitato Centrale
del Partito, Roberto Morales Ojeda. Che il tradizionale nemico della Rivoluzione
Cubana e il suo coro di mercenari si associno per lo strangolamento dell’Isola
non ha niente di spontaneo. «Cercano l’asfissia con il blocco genocida, le
carenze e le difficoltà quotidiane che ci impongono, e articolano la loro altra
guerra dalle piattaforme che dominano e utilizzano», ha denunciato il ministro
delle Relazioni Estere, Bruno Rodríguez Parrilla, membro del Burò Politico,
segnalando l’accordo nell’ingerenza della rappresentazione diplomatica della
potenza del Nord nel nostro paese. «Si conosce la responsabilità diretta e
crudele degli USA nell’acuta situazione economica che pesa sul benessere del
popolo cubano. Il Governo degli USA e in particolare la loro Ambasciata in Cuba,
devono astenersi dall’interferire nei temi interni del paese e incitare al
disordine sociale», ha reclamato.
HAITI FERITE DA GUARIRE
di Elson Concepción Pérez
Haiti è un
tema tanto attuale quando molto datato, se si considera quali processi
d’ingovernabilità e violenza come quelli che vive la nazione dei Caraibi sono
avvenuti in maggiore o minore misura, in molti momenti della sua storia. Inoltre
l’impoverita nazione ha sofferto la furia della natura, che ha provocato mortali
terremoti e sporadiche inondazioni, oltre a un’estesa siccità. Forse come in
nessun altro paese, la vita in Haiti è trascorsa tra il disinteresse
internazionale, senza coinvolgimenti o la materializzazione d’investimenti e
aiuti e una limitata solidarietà per l’attenzione ai suoi problemi più gravi.
Senza dubbio più d’una volta c’è stato l’entusiasmo straniero per interventi
militari, alcune volte camuffati da “operazioni umanitarie” che poco o niente
hanno apportato allo sviluppo o alla stabilità del paese. Per questo per parlare
o scrivere di Haiti, è necessario ripassare molti angoli non sempre facili da
abbordare. È chiaro che nessuna soluzione alla situazione haitiana deve
considerare l’intervento militare straniero, né l’imposizione di sanzioni -
tipiche di questi anni - né l’intromissione nei temi interni che si devono
risolvere tra i suoi cittadini e le autorità. Se si vuole contribuire a trovare
un’uscita dalla crisi attuale, la prima cosa che si deve favorire è un’intesa
tra le sue autorità e il suo popolo, con un contributo trasparente e nessuna
imposizione da parte delle istituzioni internazionali. Fermare lo spargimento di
sangue, disarmare le bande che violentano ogni giorno la tranquillità cittadina
e far sì che si produca un dialogo pacifico e civile che possa condurre a un
processo elettorale, trasparente e inclusivo, devono essere i primi impegni.
Ugualmente, una necessità di prim’ordine è il contributo internazionale, con
l’aiuto economico, l’investimento straniero per far sviluppare il paese, così
come offrire aiuti umanitari ai settori più sensibili come la salute,
l’educazione e la protezione sociale. Sono molte e domande senza risposte.
Potremmo cominciare con indagare quanto hanno apportato nell’ultimo anno o
nell’ultimo decennio gli investimenti stranieri nel settore alimentare,
agricolo, industriale o qualsiasi altro, per far sì che Haiti possa dare lavoro
ai suoi abitanti e vedere una luce che illumina questa nazione, che un giorno
dovrà smettere d’essere identificata per la sua violenza, il crimine,
l’analfabetismo, l’insalubrità e l’instabilità sociale, I dati del Banco
Mondiale informano che il 60 % della popolazione vive al di sotto della linea di
povertà, cioè 6,3 milioni di persone; l’educazione mostra uno degli indici più
bassi dell’emisfero occidentale, con un tasso d’alfabetizzazione
del 60,7 %. Un’altra ferita da curare in Haiti sono i danni lasciati dal
terremoto del 2010, che distrusse l’infrastruttura del settore dell’educazione e
obbligò a sfollare dal 50 % al 90 % degli studenti in altri luoghi. Quel
terribile sisma provocò la morte di 316 000 persone, 350 000 feriti, migliaia di
case distrutte e il 60 % delle installazioni sanitarie totalmente danneggiate.
Inoltre 1,5 milioni di persone restarono senza casa. Nel 2016, l’uragano Matthew
colpì il sudovest del paese; provocò la morte di 57 persone e lasciò almeno due
milioni di danneggiati. Il ciclone Laura, nell’agosto del 2020, provocò decine
di morti e molti danni materiali al suo passaggio. Le epidemie a loro volta
hanno decimato la popolazione. Il colera nel 2010 infettò 520 000 persone e
provocò la morte di almeno 7 000. È stato sparso troppo sangue haitiano, come
per far sì che la comunità internazionale e i suoi governi e istituzioni si
convincano che quello che ci vuole oggi non può continuare ad essere parte del
DNA degli haitiani. Più che di violenza e miseria questa nazione deve esaltarsi
per essere stata la prima a conquistare la sua indipendenza dal colonialismo, e
per contare con una cultura autentica, con valori intrinseci che costituiscono
un patrimonio per i Caraibi e il mondo. Ricordiamo che la Dichiarazione
d’Indipendenza di Haiti si produsse il 1º gennaio del 1804, dopo 13 anni di vita
come colonia francese.
AMERICA LATINA
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I GIOCHI CHE HANNO AVUTO ORIGINE IN SUD
AMERICA
Il Sud America è una regione nota per le sue
tradizioni e cultura. Le persone che vivono qui
sono tra l’altro gentili, amichevoli e ospitali.
Premesso ciò, va altresì aggiunto che mentre
questo territorio è principalmente conosciuto
per la sua musica, i balli tradizionali e la
cucina straordinaria, le persone che vivono qui
amano anche un'altra attività ossia i giochi da
casinò con alcuni di questi che sono persino
nati in loco.
Il boom dei giochi online in Sud America
Fino a pochi anni fa, gli unici posti in cui
in Sud America e in parte di quella centrale era
possibile divertirti con i giochi di casinò
erano le strutture terrestri. Nel 2015 è
nata una nuova tendenza che va sotto il nome di
casinò online e le popolazioni locali ne sono
state molto attratte. Questi siti infatti
offrono grandi vantaggi rispetto ai casinò
tradizionali in quanto forniscono un'esperienza
di gioco unica. Ci sono tra l’altro molti
giochi di qualità tra cui scegliere, i siti sono
sicuri e accettano numerosi metodi di pagamento. I giochi da casinò sono creati da alcuni dei
fornitori più rinomati al mondo e presentano
decine di elementi che si richiamano propri alla
cultura latino-americana. Questo gioco ha preso piede in tutta Europa,
nonostante, la sua fama, non ha mai potuto
superare quella del blackjack, oggi molto
giocato anche nel nostro paese, grazie agli
operatori legali come
starcasino.it/blackjack,
con...
[segue]
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