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La tribù dei Colorados in Ecuador

Cento chilometri ad est di Quito, nei presso di Santo Domingo del los Colorados, vive una comunità indigena che osserva riti e tradizioni primitive

I Colorados sono una tribu’ che discende dai Cara e dai Quitus, ovvero le stirpi che diedero origine alla grande dinastia incas.
Tale comunita’ viveva in una vasta area alle pendici della cordigliera occidentale delle Ande ecuatoriane, in prossimita’ delle attuali provincie di Imbabura, Pichincha e Cotopaxi.
Sin dalle origini, i Colorados, detti anche Yumbos o Tsáchila, vivevano liberi ed indipendenti, raggruppati in piccoli gruppi a livello familiare ed intrattenevano scambi commerciali con le popolazioni viciniori.
Dal periodo della conquista spagnola ad oggi, i Colorados hanno dovuto fare i conti con la spinta della colonizzazione; rispetto all’area occupata originariamente, oggi la tribu’ e’ confinata in una zona estremamente limitata e ricompresa tra i centri Santo Domingo de los Colorados e San Miguel de los Bancos.
Fu, dapprima, la devastazione coloniale e le nuove malattie introdotte dalle truppe spagnole (come il vaiolo), successivamente, in particolare negli ultimi duecento anni, la forte pressione, provocata dagli interessi economici, degli apparati statali, che costrinse la comunita’ a spingersi e disperdersi verso le zone montuose a sud ovest di Pichincha, determinando, cosi’ il proprio confino in una vera e propria riserva, al pari degli indiani dell’America del Nord.
I Colorados, tuttavia, sono una tribu’ che ha sempre negato la propria assimilazione al soggetto oppressore, preferendo, piuttosto, ritirarsi in un territorio sempre piu’ limitato.
Infatti, una caratteristica dei Colorados e’ quella del fedele rispetto delle proprie tradizioni, essendo contraddistinti da un forte sentimento di orgoglio e di appartenenza.
Ciascun individuo professa un forte attaccamento ai valori universali dell'onesta' e della generosita'. Sono gente allegra, franca, rispettosa ed estremamente riservata, al punto che al turista che intenda recarsi nelle zone di insediamento dei Colorados, e’ consigliabile avvicinarsi con estremo rispetto, quasi religioso.
Negli ultimi decenni il gruppo etnico si sta progressivamente allontanando dal centro principale della regione, costituito da Santo Domingo de los Colorados, e attualmente le principali famiglie si trovano a San Miguel, a circa 12 chilometri piu' al sud.
La caratteristica peculiare dei Colorados, o per lo meno quella che viene maggiormente decantata dalle agenzie turistiche, e’ costituita dal tradizionale addobbo che ciascun membro predispone sulla propria figura.
Infatti, il “Colorado” dipinge linee e figure stilizzate sul corpo e punti sul viso, utilizzando un inchiostro nero chiamato "huito", estratto dalla corteccia di un grosso albero locale, la cui proprieta' e' quella di fissare i colori in maniera indelebile per alcuni giorni, senza causare irritazione alcuna.
I capelli sono tagliati a caschetto e impastati con una crema di latte e achiote, un piccolo frutto rossiccio, che attribuisce alla chioma un colore simile al rosso mattone. Questo trattamento consente di modellare i capelli a formare una visiera rigida, in grado di rendere il cuoio capelluto impermeabile all’acqua.
I maschi sono soliti masticare le foglie di ampo' (Genipa Americana) una pianta locale la quale ha la proprieta' di proteggere la dentatura dalla carie, ma con l'effetto collaterale di rendere scurire la dentatura.
L’abbigliamento e’ costituito da una tela di cotone tessuta dalle donne della tribu', che copre la figura dalla vita alle ginocchia, dove l’indumento termina con frange colorate, mentre sulle spalle indossano un panno di lino rosso.
Vivono dell’allevamento e commercializzazione di bestiame, e prodotti della terra come la banana, la yucca e il caffe’; inoltre, vanno famosi per le proprie attivita’ trascendenti: molta gente, infatti, ha grande considerazione per gli sciamani Colorados.
Tuttavia, la maggior fonte di sostentamento e’ diventata, purtroppo, quella derivante dal turismo.
I Colorados sono diventati, infatti, una attrattiva turistica, con il rischio che tale contaminazione determini la dispersione del patrimonio culturale delle comunita’ autonome.
I Colorados sono, dunque, a rischio di estinzione; i vari villaggi contano oramai di pochissimi individui (all’incirca duecento), mentre le nuove generazioni tendono a perdere quel sentimento di identita’ che ha sempre caratterizzato la nazione tsáchila. Attualmente di quella che era una cominita’ solida e florida, non rimangono che alcuni piccoli villaggi, dispersi nel territorio della provincia di Santo Domingo, il quali occupano un’area che complessivamente non supera i 10 chilometri quadrati.

Autore: riccardo
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Il: 06/11/2006
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