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Traversando la Cordigliera Bianca del Perù

Un viaggio nell'angusta valle di Huaylas, contornata da alcune tra le più imponenti vette peruviane e dell'intera America del Sud

La Cordillera Blanca, ubicata nella regione di Ancash, è la catena montuosa posta a livello dei tropici più alta del mondo. Con i suoi 180 chilometri di lunghezza per 25-30 di larghezza, la catena mntuosa è posizionata lungo il Callejòn de Huaylas, uno stretto vallone solcato dal rio Santa, il quale nasce nei pressi di Conococha e scorre da sud a nord.
Tale cordigliera è formata da una settantina di vette perennemente innevate di cui trenta oltre i 6.000 m.s.l.m., fra cui si possono menzionare il Huascaràn sud (la vetta più alta del paese con i suoi 6.768 m.s.l.m.), il Huandoy, il Chopicalqui e l'Alpamayo.
Il centro principale della Cordigliera Bianca è Huaraz. La città è raggiungibile in autobus da Lima in 7-8 ore. Chi proviene da Chiquiàn può prendere sia l'autobus (3 ore) che uno dei tanti taxi collettivi che partono quotidianamente, e ammirare così lo splendido panorama della Cordillera Blanca da lontano. Il primo tratto è costituito da una carrozzabile sterrata in salita che in 45 minuti porta al passo di Mojòn (4.268 m.s.l.m.) dove inizia la strada asfaltata.
Qui si può godere della bella vista del Tuco e del Caullaraju. L'ampia strada scende decisamente e, dopo il bivio per Piñau, si entra nella Pampa de Lampas, contornata da tondeggianti colline, ruscelli e stagni, sino a giungere alla laguna di Conococha, dove si raggiunge l'omonima cittadina, posizionata a 4.050 metri di altitudine.
Si giunge così al bivio che a sinistra porta a Lima (326 km.), mentre proseguendo a destra, la strada scende gradatamente, pur non negando la continuazione della spettacolare visione del Caullaraju, sino ad intravedere le prime cime innevate della Cordigliera Bianca.
Il passaggio per una stretta gola e l'attraversamento di due ponti conducono in una ampia vallata. Giunti in prossimità del casello occorre pagare il pedaggio per accedere a Catac ed entrare così nel Callejòn de Huaylas, segnato dal filo argentato formato dal rio Santa, che solca l'intera valle.
E' come se si aprisse il sipario di un nuovo grande spettacolo: dopo la Cordigliera di Huayhuash le altrettanto imponenti vette della Cordigliera Bianca cominciano a rivelarsi sin dalle prime ore del mattino. Dapprima due cime acuminate e poi in fondo a sinistra la possente figura del Huascaràn, la montagna più alta del paese.
Si scende per entrare a Recuay, capoluogo della omonima provincia; qui fiorì una civiltà di valenti scultori di pietra (200 a.C.-700 d.C.) che eressero edifici con grosse lastre scolpite finemente; ancora oggi ci sono parecchie botteghe dedite a tale attività, rivolta non solo all'edilizia locale, ma anche al turismo.
La strada attraversa una foresta di eucaliptos, al termine della quale si entra in una gola stretta e, oltrepassato il ponte sul fiume Bedoya, si entra nel comune di Olleros.
Si susseguono altri ponti, l'ultimo dei quali, sul rio Mashuàn, segnala l'imminente arrivo nella città di Huaraz. Huaraz, capoluogo della regione di Ancash, costituisce il centro principale della valle del rio Santa; la cittadina, posizionata a 3.090 m.s.l.m., fu semidistrutta dal terremoto del maggio 1970.
Oggi si presenta oggi in veste semplice e moderna, complice anche il contributo dato dal turismo che negli ultimi anni è cresciuto in maniera massiccia. Infatti, il centro è pieno di agenzie di viaggi, negozi di souvenir e banche, ma è sufficiente spostarsi di un paio di isolati per trovarsi nel mezzo del mercato indigeno.
La posizione centrale rispetto alla valle fa di Huaraz il punto di riferimento essenziale per chi voglia dedicarsi al trekking o all'alpinismo su queste imponenti montagne.

Autore: rf2000
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Il: 15/06/2005
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